Liceo Scientifico Statale Galileo Ferraris Varese

“Laboratorio Teatrale M. G. Altamura”

TEATRO FRANZATO

 

presentano lo spettacolo

 

Assurda-Mente

ciò che appare non è mai

 

tratto da opere di

Samuel Beckett, Eugène Ionesco e Jean Tardieu

 

regia di Paolo Franzato

 

attori: Simone Belli, Valeria Biscotto, Sara Bizzozzero, Giulia Bonanno,

Alex Brandolino, Valentina Carugo, Margherita De Bernardi, Matilde Dello Iacono, Federica Esposito, Alessandro Floris, Cristina La Marca, Beatrice Mainoli,

Agnese Marcozzi, Francesco Marinelli, Francesco Mauri, Annalisa Mazzoleni, Chiara Motta, Valentina Palermo, Gessica Toniazzo, Marta Vincenzi, Emanuela Zanin

 

costumi: Regina Valzano

 

scenografia: Angelo Pegoraro

 

musiche di Bigazzi/Polito/Savio, Martinelli/Fava, Manzoli/Lusini, Miller/Parish, Olivieri/Rastelli, Mariella Nava, Giacomo Puccini, Antonio Vivaldi

 

organizzazione: Vittoria Barbieri, Susanna Belli, Marina Nicora

 

prenotazioni e prevendite: Luciana Visioli tel. 338.2629264

 

Martedì 4 maggio 2004, ore 21

 

Mercoledì 5 maggio 2004, due repliche al mattino per le scuole

 

Giovedì 6 maggio 2004, ore 21

 

Teatro Auditorium di Sant’Ambrogio Olona a Varese

 

Assurda-Mente

 

ciò che appare non è mai

 

 

Il Liceo Scientifico Statale “Galileo Ferraris” di Varese e il Teatro Franzato presentano lo spettacolo Assurda-Mente, ciò che appare non è mai, frutto dell’attività pedagogica teatrale condotta dal regista Paolo Franzato con gli allievi dello stesso Liceo. Lo spettacolo sarà in scena al Teatro Auditorium di Sant’Ambrogio Olona a Varese, martedì 4 e giovedì 6 maggio alle ore 21 con ingresso aperto al pubblico, mentre mercoledì 5 si svolgeranno due repliche riservate agli studenti della scuola.

 

Con questo lavoro sul linguaggio dell’Assurdo, il regista Paolo Franzato e gli attori-allievi del Laboratorio Teatrale “M.G.Altamura” del Liceo Scientifico di Varese, si confrontano con il più popolare movimento teatrale d’avanguardia del XX secolo, in cui verranno rappresentati diversi atti unici e scene tratte da opere di Samuel Beckett, Eugène Ionesco e Jean Tardieu. Filo rosso che collega i personaggi è il fatto che vivono inconsapevoli una tragedia: la tragedia del linguaggio, del loro linguaggio, fatto di cascami, frasi fatte, di concetti stereotipati. Affiora sempre, al di là di tutte le risorse del comico, un malessere profondo. Un’amara parabola, intrisa d’ironia, di assurdo, che riguarda il nostro modo di essere. In ogni modo non è difficile riconoscervi un desiderio di evasione dalla realtà del quotidiano. Questo il proposito degli autori: ricercare una realtà essenziale e dimenticata.

 

Affrontare il teatro dell'Assurdo risulta sempre un'esperienza nuova per la varietà di temi e di profili che questo particolare stile di concepire la realtà scenica ci presenta. Sulla base di questa ricchezza, nelle lezioni il regista ha presentato agli studenti-interpreti le tecniche più singolari e la multidimensionalità dei testi dei più grandi esponenti di questa poetica: dalla bizzarria alogica all’imprevedibilità fantastica, dalla carica satirica alla sconcertante gratuità e al gusto del capovolgimento. Tutti elementi presenti in questi drammi esilaranti di Beckett, Tardieu e soprattutto Ionesco, in cui è avvertibile la coesistenza dei contrari: comico e tragico, ridicolo e struggente.

 

Franzato nella costruzione della regia ha giocato ad elevare i valori esponenziali delle componenti drammaturgiche. Nello spettacolo convivono, si incontrano e si intrecciano frammenti di dialoghi, gestualità, sequenze coreografiche, suoni, versi e musiche, come pezzi di un mosaico abilmente giostrati per stravolgere la logica comune, per destabilizzare i livelli percettivi degli spettatori, con l’invito di prendere consapevolezza che quegli ‘strani’ personaggi non sono altro che il nostro specchio ovattato.

 

 

TEATRO FRANZATO

 

tel. 347.4657358

http: //www.franzato.it