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Liceo Scientifico Statale “Galileo Ferraris” di Varese presenta Lunedì 21 e Martedì 22 Maggio 2007, ore 21 Teatro Auditorium di Sant’Ambrogio (Varese)
“Barbablù” libero adattamento dalla fiaba di Charles Perrault
Regia, drammaturgia e coreografia di PAOLO FRANZATO
Personaggi & Interpreti:
Monache:
Nancy Bortolato, Roberta Cerullo, Margherita De Bernardi, Matilde Dello
Iacono, Era Feyzo, Francesca Innocenti, Beatrice Mainoli, Federica Malnati,
Cecilia Maruca, Martina Mentasti, Amal Nahal, Eleonora Pionati, Sorelle:
Nancy Bortolato, Roberta Cerullo, Margherita De Bernardi, Matilde Dello
Iacono, Era Feyzo, Francesca Innocenti, Beatrice Mainoli, Federica Malnati,
Cecilia Maruca, Martina Mentasti, Amal Nahal, Eleonora Pionati, Barbablù: Matteo Aletti, Francesco Marinelli, Andrea Mirante, Eugenio Rovera Mogli: Matilde Dello Iacono, Era Feyzo, Martina Mentasti, Giulia Ponti Psiche: Francesca Innocenti Clorinda: Silvia Tafaro Medea: Beatrice Mainoli Andromeda: Cecilia Maruca Giovanna d’Arco: Gessica Toniazzo Lady Macbeth: Margherita De Bernardi
Musiche
di Antonio Vivaldi, Johann Strauss, Jean Sibelius, Ennio Morricone,
Patty Waters, Scenografie e Costumi: Alessandro Bianchi, Era Feyzo, Giulia Ferrario, Ilaria Zonda Aiuto Scenografo: Angelo Pegoraro Aiuto Costumista: Regina Valzano Coordinamento: Susanna Belli e Marina Nicora Assistenza tecnica audio e luci: Diego Cagnoni e Mattia Ippolito Organizzazione: Lucy Visioli
Info: tel. 340.7426770. Sito web: www.franzato.it
Note di Regia
Quello
che propongo sia all’interno del Laboratorio sia nella realizzazione
dello Spettacolo è un Teatro Pedagogico Nel
lavoro di ricerca sulla fiaba e sul racconto di Barbablù ho diretto
gli attori mettendo in evidenza storie, vicende, esperienze, immagini
interiori che vengono tradotte in situazioni concrete, fisicità,
suoni, voci, presenze. Barbablù
è una storia esemplare: riguarda l’Uomo Nero che abita
la psiche di tutte le donne, il Predatore innato. Nel gioco collettivo di moltiplicazione, simultaneità e metamorfosi dei personaggi, tutte le Attrici interpretano tutti i ruoli femminili: le Monache del Prologo, tutte le Sorelle e le Mogli (quest’ultime in numero di quattro per facilitare l’associazione coi quattro Attori-Barbablù). Nel dipanarsi della storia la struttura drammaturgica (la stanza degli orrori) diviene contenitore per l’emersione di alcune figure mitiche femminili (in sostituzione di quelle che nella fiaba originale sarebbero le precedenti mogli assassinate da Barbablù), quali Lady Macbeth, Psiche, Medea, Andromeda, Clorinda, Giovanna d’Arco, interpretate dalle stesse autrici. Tutti e quattro gli Attori maschi interpretano il protagonista Barbablù, e loro stessi si trasformano nei Fratelli/Cavalieri dell’Epilogo strappando e schiacciando la “barba blu” che rappresenta il simbolo della malvagità. La chiave psicologica di questo spettacolo è un doppio invito rivolto ad attori e spettatori: il primo di recuperare nelle proprie esistenze, e rimanerne in possesso, di quei poteri istintuali quali la cura, l’intuito, la sensibilità, la curiosità, sempre più ‘assassinati’ dalle dilaganti prepotenze, sopraffazioni, idiozie, eccetera (l’elenco è davvero lungo!), e magari farsi un aggiornamento (come una sorta di download) dei conflitti delle personali forze interiori. Inoltre quello di abbandonarsi e catapultarsi nelle situazioni sceniche in quanto la loro presenza non solo è parte stessa e integrante della rappresentazione, ma anche per lasciarsi trasportare (fisicamente e non solo, ma sempre con riguardo e impegno) in un percorso che è vestizione mentale, esperienza sensoriale, vissuto emozionale. Paolo Franzato
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