Il
lavoro di Paolo Franzato
si fonda su una personale ricerca intorno ai grandi Padri Fondatori,
registi-pedagoghi e danzatori-coreografi del XX secolo, abbracciando
tecniche e modalità creative diverse, privilegiando il Tanz Theater
e il Buto.
Attraverso un’intensa attività psicopedagogica e teatrale
(prosa, danza, musica, poesia, canto, video, arti visive e performative),
conduce laboratori,
lezioni-conferenze,ha fondato un'Accademia, dirige spettacoli e rassegne.
Tante
sono le collaborazioni con teatri, artisti e compagnie,
per la realizzazione di interventi performativi in diversi ambiti artistici
e culturali.
Di
particolare rilevanza è l’impegno nei progetti di prevenzione
sul territorio e in attività psicopedagogiche nelle scuole,
nelle università, nei centri d'incontro e aggregazione, nelle carceri.
Proprio
nell’azione pedagogica individua la matrice portante del suo operare,
lavorando per l'individuazione
di un autentico discorso culturale. All'interno di un ampio progetto di
presenza attiva sul territorio,
organizza laboratori permanenti di Pedagogia Teatrale rivolti a bambini,
ragazzi, adulti, genitori, educatori,
insegnanti e detenuti, concependo il Teatro come un'esperienza, come un
gruppo di individui che esplorano insieme le proprie possibilità
comunicative, al di là e al di fuori degli stereotipi e della omologazione
imperante
nella nostra società e nella cultura stessa.
E’
un progetto a carattere di servizio pubblico che coinvolge innovative
risorse culturali,
promuovendo e riscattando le necessità relazionali,
per contrastare il disagio e per promuovere un’azione di sostegno
alle urgenze sociali,
divenendo risorsa presente sul territorio stesso.
Il
territorio è invocato quale punto di riferimento per uno sviluppo
democratico della produzione
di rapporti socioaffettivi e culturali, contro le tendenze alla concentrazione
in atto nell'industria culturale e negli apparati delle comunicazioni
di massa.
La sua stessa idea di Teatro è quella di un gruppo di individui
che creano e definiscono il proprio lavoro
come senso di responsabilità etica nei confronti degli altri.
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